Sabato 30 marzo la galleria resterà chiusa.

HOKUSAI KATSUSHIKA, IL FUJI IN UNA GHIRLANDA D’ERBA n. 93

HOKUSAI KATSUSHIKA, IL FUJI IN UNA GHIRLANDA D’ERBA n. 93

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Chinowa no fuji

Serie: Cento Vedute del Fuji, Fugaku Hyakkei.

Tecnica: nishikie, xilografie in due toni di grigio e uno di rosa.

Formato: hanshinbon koban (mm circa 183x123).

Firme: Zen Hokusai Iitsu aratame Gakyorojin Manji.

Sigillo dell’artista: Fuji no Yama.

Date: 1834- 1836.

Incisori: Egawa Tomekichi e Tsentaro.

Editori: Nishimura Yuzo, Eirakuya Toshiro.

Bellissima prova con buoni contrasti, in una quarta edizione pubblicata da Tohikedo nel 1852 con il caratteristico tono di rosa. Impressa su carta del Giappone, in ottimo stato di conservazione, con margini intonsi tutt’intorno oltre la linea marginale.

 

Bibliografia:

Calza G.C. Hokusai, il vecchio pazzo per la pittura, Milano 1999-2000, Londra, 2003.

Calza G.C. Hokusai, le cento vedute del Fuji, Milano, 1982.

Dickins F.V. Fugaku hiyaku-kei: one hundred view of Fuji by Hokusai, Londra, 1880.

Forrer M. Hokusai, prints and drawings, Londra, 1991.

Hillier J. The art of Hokusai in book illustration, Londra, 1980.

Lane R. Hokusai, vita ed opere, Milano, 1991.

Salamon Villa T., Le cento vedute del Fuji,Torino, 1975.

Smith II H. Hokusai: one hundred view of Fuji by Hokusai,Londra, 1988.

 

Le eleganti linee delle pendici del Fuji iscritte in una ghirlanda.

Nel Giappone tradizionale, l’estate era considerata una stagione di malattie ed incendi per cui ve­nivano messi in opera una varietà di sistemi per scacciarne gli spiriti maligni.

Quello rappresentato nella veduta, consisteva nell’appendere una ghirlanda di chigaya, un’erba ad uso medicinale della famiglia del riso, ai torii(portali) dei templi shinto dedicati ai Kamidel luogo.

A sinistra una fonte sgorga da un albero, suisei-ki, acqua donata dall’albero.

Smith ritiene di localizzare la scena nel recinto del tempio dedicato ad Inari (divinità del riso) a Takada, in Edo.

NelEdo meisho zue, guida illustrata di Edo, (1834-6) viene riportato che qui, nel quarto mese del Genroku 15 (1702), quale segno divino un’acqua miracolosa per le malattie degli occhi sgorgò da un albero di enoki, l’albero ortica cinese (la figura a sinistra si porta proprio l’acqua dell’albero agli oc­chi).

Altro disegno dell’albero suisei-kiè in Mangwa xiv.