Argille selvatiche raccolte a mano dall’artista, lavorate a colombino (h 180 mm x Ø 220 mm).
Vaso in argilla di Castellamonte, con spennellate e applicazioni di argilla di Bruxelles in superficie, che porta il nome di una donna della storia del Piemonte, dimenticata nel tempo.
L’assenza di smalto all’esterno mostra la sostanza della terra, le sue crepe e le sue linee.
La temperatura di cottura è di 1150 °C.
Lavorando solo a mano, ogni opera è unica e impossibile da replicare, sia per il processo di costruzione manuale, sia per la quantità limitata di argilla che può essere raccolta in ogni luogo.