La galleria resterà chiusa dal 27 aprile al 1° maggio. Le opere acquistate online verrano regolarmente spedite. Grazie.

  • Catalogo Primavera 2024

  • La selezione della Galleria

Catalogo Primavera 2024

La selezione della Galleria Visualizza il catalogo

Catalogo Primavera 2024


Sono da considerarsi stampe originali (silografia, bulino, puntasecca, acquaforte, acquatinta, litografia, serigrafia, ecc.) le prove tirate in nero e a colori da una o più lastre concepite dall’artista stesso, qualunque sia la tecnica impiegata per realizzarle. Nel XX secolo molte delle tecniche tradizionali hanno subito variazioni dovute al perfezionamento della tecnologia e al desiderio degli artisti di sperimentare nuove forme espressive, per cui nelle stampe originali incontriamo tecniche con base fotografica o eliografica, fino a elaborazioni di immagini eseguite con l’ausilio del computer. Queste particolarità vengono indicate nelle schede tecniche dell’opera. Le stampe giapponesi non seguono queste regole: l’artista eseguiva un disegno su carta molto sottile, espressamente per l’incisione questo veniva incollato al rovescio sulla lastra che poi veniva incisa dallo hori-cho (silografo), sotto il controllo dell’artista. Veniva incisa una lastra per ogni colore. Lo stato è una modifica volontaria alla lastra, mentre la variante è una modifica accidentale alla lastra o si riferisce alla qualità o alla carta. La qualità o bellezza dell’impressione è indipendente dallo stato, dalla conservazione, dalla rarità, dal soggetto e dall’autore (una prova tarda di ultimo stato, se stampata con cura, può essere di alta qualità; e si intende che la qualità è alta o bassa nell’ambito della medesima tiratura). Gli aggettivi d’uso internazionale per definire la qualità sono, in ordine decrescente: superba, splendida, magnifica, bellissima, bella, discreta, mediocre, stanca e povera. Per le stampe moderne e contemporanee, quando non si tratti di prove di stampa o di tirature non documentate ma di esemplari appartenenti ad una tiratura, in cui il primo esemplare e l’ultimo non hanno differenze di qualità, queste vengono indicata con il termine “perfetto esemplare”. Per le stampe giapponesi la qualità del colore viene indicata coi seguenti aggettivi in ordine decrescente: brillante, ottimo, buono, discreto, pallido. Si menziona sempre l’esistenza o meno della firma. Si ricorda, tuttavia, che questa, non è di nessuna utilità né nella certificazione dell’autenticità né nell’attribuzione. Dunque l’assegnazione di una stampa ad un autore, diversamente di quella di un disegno o di un quadro, venendo impressa in più esemplari può venire considerata, opera pubblicata e perciò di autore certo e documentato. Per le stampe antiche e giapponesi è difficile parlare di tiratura poiché esse venivano generalmente stampate a seconda della richiesta. Oltre alle due grandi divisioni, coeve e tarde, le stampe venivano tirate in tempi diversi a seconda della domanda. Per edizione corrente si intende una tiratura ampia, alle volte anche oltre il migliaio di copie, voluta dall’autore e dall’editore, spesso come tavola fuori testo di libri o riviste d’arte. Non sono da considerarsi artisticamente opere minori, molte hanno avuto un’edizione parallela di lusso. La rarità è dovuta o alle poche impressioni eseguite, o alla legge della domanda-offerta e ancora la qualità della conservazione viene indicata con le seguenti frasi in ordine decrescente: in eccezionale stato di conservazione, in perfetto stato di conservazione (ad eccezione di...), in buono stato di conservazione (ad eccezione di...). I margini vengono così classificati: sottilissimo fino a 1 mm, sottile da 1 a 2 mm, piccolo da 2 a 4 mm.buono da 4 a 15 mm, ampio oltre i 15 mm, intonso è un foglio che conserva le misure in cui è stato fabbricato o stampato, con editoriale si intende un foglio che è stato messo in commercio senza margini o con una precisa dimensione di carta scelta dall’artista di concerto con l’editore. Le misure sono tutte in millimetri, altezza per base, si riferiscono per le stampe in cavo (acquaforti, bulini,...) all’impronta del rame, per le silografie alla linea marginale e, in difetto di queste, al foglio, per le litografie e serigrafie si riferiscono all’immagine e non al foglio. Talvolta i cataloghi ragionati riportano misure leggermente diverse, ciò può dipendere dai criteri di misurazione o dall’elasticità della carta che, a seconda della temperatura/umidità degli ambienti in cui è stata conservata o dalla pressione del torchio, si restringe o si allarga. L’autenticità delle stampe originali e la loro corrispondenza alle caratteristiche descritte nella nostra “dichiarazione di autenticità” verrà rilasciata all’acquisto di ogni opera.